Autore: Serena Trivelloni • 08/12/2025 11:32
Ci sono storie che non hanno bisogno di effetti speciali per emozionare. Storie che si raccontano da sole, perché nascono dalla terra, dalla fatica e dalla grazia. Storie che sembrano appartenere a un’altra epoca e invece ci riguardano ancora, oggi, più che mai.
La vita di Brunello Cucinelli è una di queste.
È la storia di un ragazzo cresciuto nella campagna umbra, che osservava i campi e il lavoro del padre con una dignità che gli sarebbe rimasta addosso per sempre. La storia di un uomo che ha trasformato la semplicità in eleganza, la bellezza in mestiere, il lavoro in un atto di umanità. Un uomo che, mentre il mondo correva verso il profitto, ha avuto il coraggio di costruire un’azienda credendo ancora nella gentilezza, nei tempi umani, nella luce del mattino che illumina Solomeo. E proprio Solomeo, il borgo che ha restaurato, salvato e restituito alla vita, è il luogo dove questa parabola si radica e si compie.

Per questo, quando Giuseppe Tornatore (Premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso) ha deciso di dedicargli un film “Brunello, il visionario garbato”, non ha girato un documentario. Ha composto una testimonianza. Un gesto di fiducia, di memoria, di gratitudine.
Il risultato è “Brunello: il visionario garbato”, un racconto di vita che affonda nei ricordi, nella storia familiare, nel lavoro come missione morale. Una narrazione che passa dalle mani ai paesaggi, dalle stoffe alle persone, e che restituisce l’essenza di un imprenditore che ha sempre messo l’uomo al centro.
Nel mondo di Brunello Cucinelli, soprannominato il “Re del cashmere” il lusso non è mai ostentazione, ma cura. Non abita nei dettagli preziosi, bensì nel modo in cui quei dettagli vengono pensati, creati, condivisi. È un lusso che si intreccia con l’umanità perché nasce dal rispetto: dei tempi, dei gesti, delle persone. È un lusso che non corre, che non schiaccia, che non consuma, ma che eleva. Un lusso che mette la dignità al centro, trasformando ogni capo in un atto di gentilezza verso chi lo realizza e verso chi lo indosserà. Un lusso che non separa, ma unisce: l’eccellenza artigiana all’anima di chi la custodisce.
E poi le musiche di Nicola Piovani, immagini pulite e luminose, atmosfere sospese tra ricostruzione e realtà: il tono è quello delle cose sincere, che non hanno bisogno di sgomitare.
Il 4 dicembre, nel grande Teatro 22 di Cinecittà, è andata in scena la première mondiale. Un incontro di amici, artisti, familiari, personalità internazionali che sono arrivate per celebrare un uomo prima che un marchio. La sala, elegante ma trattenuta, ha accolto ospiti che sembravano lì non per guardare un film, ma per condividere un sentimento: quello di essere parte di una storia italiana bella, pulita, necessaria.
Tra flash discreti, sorrisi veri, abbracci sinceri, la serata ha avuto la delicatezza delle grandi occasioni che non hanno bisogno di sovrastrutture.
Cucinelli, emozionato, ha ricordato che questo film non è un monumento, ma “un lascito, un pensiero gentile consegnato al futuro”.
Dopo la première, ora tocca al pubblico. Il 9, 10 e 11 dicembre, il film arriva nelle sale italiane come evento speciale, tre giorni soltanto, proprio come quei doni preziosi che non vanno dispersi. Un’occasione unica per entrare in contatto con un racconto che parla di lavoro, etica, sogni e radici.
Alcuni multisala hanno già pubblicato gli orari, altri lo faranno a ridosso delle date.
Il consiglio pratico: controllare i cinema della propria città (The Space, UCI, Notorious, sale indipendenti) per le proiezioni e l’acquisto dei biglietti.

Perché questo film non parla solo di Brunello Cucinelli. Parla di noi. Del bisogno di tornare a guardare al lavoro come vocazione e non soltanto come corsa.
Al rispetto come ricchezza. Alla bellezza come responsabilità. All’eleganza non come apparenza, ma come modo di stare al mondo.
Cucinelli è un imprenditore, sì. Ma soprattutto è un uomo che ha deciso che il successo non vale niente se non migliora anche la vita degli altri.
E questo film ce lo restituisce in tutta la sua verità, senza enfasi, senza rumore, con quella gentilezza sobria e luminosa che è, da sempre, il suo tratto più autentico.
Rivista online registrata al Tribunale di Napoli n. 43 del 23/03/2022
Direttore: Lorenzo Crea
Editore: Visio Adv di Alessandro Scarfiglieri
Insight italia srl (concessionario esclusivo)
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